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ITALIAN BROADCASTING CORPORATION
3 LUGLIO 1979 - 6240 KHZ - 1,5 W.
Per la prima volta in Italia una emittente privata e indipendente, in onde corte, diffonde il suo segnale nell'etere:
è la "COMPAGNIA ITALIANA DI RADIODIFFUSIONE";
questo nome fu presto abbandonato per utilizzare quello inglese di ITALIAN BROADCASTING CORPORATION – IBC RADIO.
IBC iniziò le proprie trasmissioni con un trasmettitore surplus militare di 10 W di potenza, ma che effettivamente erogava poco più di 1 W, con la sua antenna telescopica, timidamente svettante attraverso l’abbaino di una soffitta, in una città del centro Italia. Dopo le prime prove comunque, grazie anche alla collaborazione di amici tecnici dilettanti, fu realizzato un piccolo trasmettitore transistorizzato da 2 W, che a sua volta pilotava uno stadio finale di "ben" 10 W, il tutto camuffato in una comune scatola da scarpe; questo, unito ad un dipolo a V-invertito in aperta campagna, fece la fortuna di IBC sulla famosa frequenza di 6275 kHz, quando alla fine dello stesso anno della famosa "prima volta", iniziarono le trasmissioni regolari.
Sicuramente la rubrica fra le più attese e seguite ogni week-end era "La posta degli ascoltatori", condotta in studio da "Saverio Masetti": tutte le lettere trovavano un loro spazio, con soddisfazione di chi ascoltava ma forse con maggior soddisfazione di IBC che poteva, in questo modo, informare i propri ascoltatori che le trasmissioni venivano ascoltate in Australia piuttosto che in Finlandia o chissà dove...
Via via che il tempo passava i collaboratori aumentavano, le rubriche si infittivano, e l'apparato tecnico migliorava. Nel periodo del suo massimo splendore, se così si può dire, IBC trasmetteva ogni sabato e domenica, su quattro frequenze contemporaneamente. La frequenza di 11585 kHz divenne il fiore all'occhiello: 200 W, con una portata veramente "mondiale". Insieme venne anche l'epoca dello scambio dei programmi; fu così che in Australia sui 41 metri ed in Olanda sui 48 metri, IBC vedeva ripetute le proprie emissioni per quei paesi, restituendo poi il "piacere" attraverso i propri trasmettitori.
Arrivò anche l'indirizzo internazionale, una casella postale in Olanda, come le maggiori emittenti pirata nord-europee dell'epoca. Le trasmissioni assunsero carattere decisamente più professionale e si presentarono anche ad un pubblico non soltanto italiano con emissioni in Inglese, Francese, Tedesco, Spagnolo, Greco e Persiano. Fiorirono iniziative come, ad esempio, il Diploma d'ascolto ed IBC Newsletter, quest'ultimo poi naufragato. Tutto sembrava andare per il meglio ed IBC era decisamente ascoltata ed apprezzata.
Sorsero però inevitabili problemi : le spese iniziavano ad essere gravose per una stazione di carattere hobbistico, che lo era in definitiva, sempre meno. Basti pensare che i rapporti erano oramai oltre cento la settimana, e che tutti dovevano essere confermati con QSL; le spese per i trasmettitori erano sempre più ingenti, come quelle per i nastri, l'elettricità, i Diplomi...
Insomma la gestione era divenuta veramente difficile: fu così che le trasmissioni divennero sempre più irregolari, si chiusero e timidamente, un paio di volte, riaprirono, fino a divenire un semplice ricordo.
Dal 2016 però, dopo oltre 30 anni, IBC ha ripreso a trasmettere in onde corte, prima a carattere sperimentale in seguito con trasmissioni regolari...
Nel 2017, iniziai ad ascoltare la IBC e mi da subito, mi ha dato l'impressione di essere un'ottima radio.
cominciai ad avere un buon rapporto con la redazione, fino al punto che mi proposi, per fare una trasmissione dedicata alla radiotelegrafia.
Accettarono, e, con la maestria del mio amico Natale Pappalardo, che fu a tutti gli effetti il protagonista delle 12 puntate, creammo questa trasmissione: La radiotelegrafia marittima.
In seguito, terminata la prima, la IBC mi incaricò di programmare una nuova serie di puntate sempre dedicate alla radio.
Così nacque: "La nostra amica radio, dedicata più genericamente alla radio.
Mentre ero ancora alle prese con questa, mi chiesero di pensare ad un programma musicale, che non voleva naturalmente mettere in onda musica fine a se stessa.
Proposi Jazz records, il Jazz in vinile, una trasmissione dedicata ai dischi in vinile con indirizzo Jazz, passione musicale da sempre dentro di me.
Il 31 dicembre 2018, con dispiacere, Saverio Masetti annunciava il QRT della IBC. Non vi nego che un pezzo di me è rimasto attaccato alla speranza di poter riascoltare questa grande radio, nata dalla volontà di un grande uomo, spezzata dalle enormi difficoltà.
Rimango in attesa, QRV.