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Zaynab e il commissario
"Una strana coppia"
Un anziano ex commissario della polizia ticinese immancabilmente accompagnato dalla sua badante tunisina. Lui non si rassegna alla pensione, all'avanzare degli anni e agli acciacchi. Lei molto rapidamente si dimostra essere un aiuto più profondo, il braccio destro che sa dispensare il fondamentale contributo alle indagini; insomma, una vera e propria "lady Watson" per il "nostrano Sherlock". Una coppia decisamente fuori dal comune nata sulle pagine del settimanale Cooperazione in una lunga serie di racconti brevi, dalla penna sempre agile e mai banale di Andrea Fazioli. Due personaggi che, per la loro concretezza e per la veridicità delle vicende nelle quali si trovano coinvolti, scalpitavano pronti a spiccare dalla carta stampata e conquistare attraverso l’adattamento radiofonico (se non ancora corpo e volto) una voce, prestata loro dall’interpretazione di Jasmin Mattei e Antonio Ballerio. L’occasione giusta per avviare un nuovo formato nella produzione di fiction radiofonica: puntate brevi, caratterizzate da una narrazione dinamica e dal ritmo incalzante. Attingendo con sapienza alla vasta tradizione e al colorito immaginario di genere ("noir", "giallo" ... a voi la scelta cromatica), la serie ci offre la novità di due sguardi inediti per il panorama drammaturgico ticinese. Da un lato, l’anziano commissario non si rassegna all’incomprensibilità del male insito nell’essere umano e insiste nel cercare lo sfuggente bandolo della matassa; anche se, spesso sconsolato, non può far altro che riassumere i propri pensieri nell’antico adagio per cui “la realtà supera di gran lunga la finzione”. Dall’altro, Zaynab svela una delicata ma puntuale capacità di analisi, guidata da un innato e potente equilibrio tra intelligenza e vitalità, intesa come necessaria e irrinunciabile propensione alla vita nonostante la drammatica storia di emigrazione che l’ha resa giovane vedova. Con i loro occhi siamo testimoni di piccoli e grandi misfatti e, tra un colpo di scena e l’altro, seguiamo un racconto del nostro territorio che appartiene a orizzonti letterari più vasti e apre la riflessione sui molteplici e complessi equilibri sociali dell’occidente contemporaneo; mentre tra i due il rapporto e l’intesa si consolidano con il ritmo serrato eppure talvolta languido di una "jam session".