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IL NOSTRO CODICE

Nelle comunicazioni radiotelegrafiche, sono/erano, in uso diversi codici e cifrati, intesi come raccolta di parole convenzionali disposte in ordine alfabetico, ciascuna corrispondente ad un numero, ad una parola o ad una frase utilizzate nelle comunicazioni, per consentire, oltre alla segretezza, (cosa non attinente al mondo radioamatoriale), un risparmio nell'economia di esercizio di una trasmissione radio, sia in ordine di tempo, sia per consumi energetici.

Tra i tanti codici esistenti: Paterson International Code; Mengarini; Benthley's Code; Marconi International Code etc, il Codice "Q" divenne di uso universale utilizzando l'impiego di termini, ognuno composto da tre lettere, delle quali la prima è sempre una "Q".

L'uso di questo codice è sancito dal Ministero PT nel Regolamento delle Radiocomunicazioni, in un Protocollo addizionale, Appendice 13, Sezione 1.

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Ill Codice Q, è dunque una raccolta standardizzata composta da diverse voci, ognuna contenente solo tre lettere con significati inequivocabili, è un segnale operativo inizialmente sviluppato per la comunicazione radiotelegrafica commerciale e successivamente adottato da altri servizi radio; in particolare oggi, quasi esclusivamente in uso tra i radioamatori

Se una voce del codice viene seguita da un punto interrogativo "?" (dit dit dah dah dit dit) è intesa come domanda. In assenza del punto interrogativo sarà una risposta, un avviso o un ordine.

Sebbene il Codice Q sia stato creato quando la radio utilizzava esclusivamente il codice Morse, ha continuato a essere impiegato anche dopo l'introduzione delle trasmissioni vocali. 

Per evitare confusioni, a nessun paese viene mai assegnato un prefisso ITU che inizia con "Q".

Le voci che sono presenti da QAA–QNZ sono riservati all'uso aeronautico; 

Da QOA–QQZ per uso marittimo e QRA–QUZ per tutti i servizi.

La prima lettera: "Q", non ha un significato ufficiale, a volte viene attribuita ad una parola di valore mnemonico, come: "Queen's" (es. QFE: Queen's field elevation), oppure: "Query", "Question" o "reQuest".

Il Codice Q originale fu creato intorno al 1909, dal governo britannico come "Elenco di abbreviazioni ... preparato per l'uso di navi britanniche e stazioni costiere autorizzate dal Postmaster General ". 

Facilitando con grande successo la comunicazione tra operatori radio marittimi, parlanti 

lingue diverse, fu presto adottato a livello internazionale. 

Il Codice Q è apparso nell' "Elenco delle abbreviazioni da utilizzare nelle comunicazioni radio", ed è stato incluso nei regolamenti di servizio apposti alla Seconda Convenzione Internazionale sulla radiotelegrafia a Londra. 

(La Convenzione è stata firmata il 5 luglio 1912 , ed è entrato in vigore il 1 luglio 1913.)

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Sotto, 

mettiamo in evidenza on-line, solo alcune voci del Codice Q: quelle più usate oggi.

Evitiamo di inserire tutte le altre, anche se non meno importanti, ma certamente non più applicabili alle esigenze dei Radiotelegrafisti contemporanei.

Tuttavia, teniamo a precisare, che molto spesso le ormai poche voci rimaste del nostro Codice, vengono  confuse, storpiate o  più semplicemente adeguate a certi modi dire, a volte inventate...

Il nostro compito è quello di impegnarci a fondo affinché queste vengano trasmesse e ricevute nella maniera più corretta senza distorcerne il vero significato.

Si fa presente che tutte le voci riferite alla radiotelegrafia marittima,
Da QOA–QQZ per uso marittimo e QRA–QUZ per tutti i servizi,
sono state accuratamente riportate e trascritte dal libro di testo che si usava nelle scuole per Radiotelegrafisti:
L'operatore di Radiocomunicazioni
del Servizio Mobile Marittimo
scritto da: BRUNO VIOLA

Cortesemente donato da IZØDDD Lino Pappalardo Morse #002 

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Codice Q più usato in radio oggi

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Scarica il Codice Q integrale

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ABBREVIAZIONI o SEGNALI.
Nelle prime tre tabelle, di colore celeste, ci sono le:
abbreviazioni o segnali
REGOLAMENTARI.
Nelle successive, quelle di colore verde, troviamo:
ALTRE
abbreviazioni e segnali.
Queste, anche se non propriamente "regolamentari" erano di uso comune e comunque sempre autorizzate dalle scuole, che oltre alla didattica, basavano gli insegnamenti facendo tesoro dell'esperienza che gli operatori avevano acquisito durante il loro servizio.
Si fa presente, anche in questo caso, che tutte le voci
sono state accuratamente riportate e trascritte dal libro di testo che si usava nelle scuole per Radiotelegrafisti:
L'operatore di Radiocomunicazioni
del Servizio Mobile Marittimo
scritto da: BRUNO VIOLA

Cortesemente donato da IZØDDD Lino Pappalardo Morse #002 

ABBREVIAZIONI O SEGNALI REGOLAMENTARI

REGOLAMENTARI PAG 1.png
REGOLAMENTARI PAG 2.png
REGOLAMENTARI PAG 3.png

ALTRE
ABBREVIAZIONI O SEGNALI 

Altre pag 1.png
Altre pag 2.png
Altre pag 3.png

Per ultimo, ma non meno importante:
La nostra essenza, la nostra lingua.
Espressione di semplicità:


il 
Codice MORSE

CODICE MORSE COMPLETO.png

RADIOTELEGRAFIA

La lingua del mare

Far parte dell'Equipaggio MORSE, significa impegnarsi a favore
ed in ricordo della radiotelegrafia marittima.  

Being part of the MORSE crew, means engaging in favor
and in memory of maritime radiotelegraphy.

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